Indagine sui trasporti internazionali di merci – 2022
Sintesi dell’indagine sui trasporti internazionali di merci condotta nel 2022 da TRT per conto della Banca d’Italia.
La pubblicazione riporta i principali risultati dell’indagine campionaria effettuata da TRT per Banca d’Italia a partire dal 1998 ai fini della compilazione della voce trasporti internazionali di merci della bilancia dei pagamenti. Nel 2022, sono stati intervistati circa 220 tra i principali operatori del trasporto internazionale e rilevate quasi 8.000 spedizioni tipo, con lo scopo di stimare i noli unitari e le componenti dei costi accessori. Sono inoltre state stimate le quote di mercato dei vettori per nazionalità di residenza.
Secondo l’indagine relativa al 2022, l’incidenza dei costi di trasporto sul valore delle merci esportate e importate dall’Italia è salita per il terzo anno consecutivo, rispettivamente al 3,5 e al 5,0 per cento (da 3,4 e 4,8 nel 2021).
Si sono riscontrati dei rincari generalizzati su tutte le modalità di trasporto in concomitanza con i rialzi dei prezzi dei beni commercializzati. Ad incidere specialmente sull’andamento dei costi delle modalità marittime vi sono le tensioni geopolitiche in corso e le limitazioni del lato dell’offerta nella movimentazione navale di container, specie nella prima metà del 2022. Tuttavia, il settore container ha visto una notevole riduzione dei noli nella seconda metà dell’anno.
Nei trasporti terrestri l’incremento dei noli è principalmente legato ai rincari energetici, sia per la modalità stradale che per quella ferroviaria, nonché all’implementazione di normative europee sulla mobilità delle merci (ad esempio, il Mobility Package).
Nel settore aereo, infine, si riscontrano andamenti contrastanti nei due semestri. Ad un incremento nelle esportazioni verso l’oriente del primo semestre, segue un generale calo o una stabilizzazione a seconda dell’area geografica nel secondo semestre.
L’incremento dei noli e delle quantità movimentate hanno determinato nella bilancia dei pagamenti dell’Italia un ulteriore deterioramento del deficit dei trasporti mercantili, che ha registrato un nuovo massimo storico (-14,4 miliardi di euro, da -10,7 nel 2021).
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