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Indagine sui trasporti internazionali di merci – 2023

Indagine sui trasporti Banca d'Italia 2023

Sintesi dell’indagine sui trasporti internazionali di merci condotta nel 2023 da TRT per conto della Banca d’Italia.

La pubblicazione riporta i principali risultati dell’indagine campionaria effettuata da TRT per Banca d’Italia a partire dal 1998 ai fini della compilazione della voce trasporti internazionali di merci della bilancia dei pagamenti. Nel 2023, sono stati intervistati circa 170 tra i principali operatori del trasporto internazionale e rilevate quasi 6.400 spedizioni tipo, con lo scopo di stimare i noli unitari e le componenti dei costi accessori. Sono inoltre state stimate le quote di mercato dei vettori per nazionalità di residenza.

Secondo l’indagine relativa al 2023, l’incidenza dei costi di trasporto sul valore delle merci esportate e importate dall’Italia è significativamente diminuita, rispettivamente al 2,5 e 3,7 per cento (da 3,1 e 4,2 per cento nel 2022), i valori più bassi dall’inizio del millennio.

Si è riscontrata una riduzione su quasi tutte le modalità di trasporto in concomitanza con una riduzione della domanda, e quindi dei volumi movimentati, ma con una presenza di offerta di carico abbondante. Il drastico calo dei noli che ha riguardato il settore marittimo è principalmente legato ai fattori menzionati, riportando i noli ai livelli precedenti gli eccezionali rialzi del biennio 2020-21. Tuttavia, gli attacchi dei ribelli Huti nel Mar Rosso hanno provocato tra novembre 2023 e gennaio dell’anno in corso un forte rialzo nelle tariffe navali container.

Nei trasporti terrestri si denota una riduzione dei noli sulla modalità stradale, in cui ha inciso il calo dei prezzi dei carburanti e, soprattutto, la contrazione dei volumi movimentati legata alla debolezza della domanda, e un leggero rincaro sulla modalità ferroviaria a causa degli incrementi di costo del sistema ferroviario.

Nel settore aereo, infine, si riscontra una marcata riduzione dei costi medi, che li ha riportati su livelli prossimi al pre-pandemia, soprattutto sul lato delle esportazioni. La domanda di carico, generalmente debole, ha inciso con entità diverse sulle diverse aree geografiche.

La riduzione dei noli, e in parte anche l’aumento della quota di mercato dei vettori italiani nel settore marittimo, ha determinato una flessione del disavanzo dei trasporti mercantili nella bilancia dei pagamenti dell’Italia (sceso a -9,9 miliardi di euro, dal massimo storico di -14,0 toccato nel 2022).

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Maggiori approfondimenti sul sito di Banca d’Italia.